The Bastard Sons of Dioniso

The Bastard Sons of Dioniso

THE BASTARD SONS OF DIONISO nascono nel 2003: Jacopo, Michele e Federico si conoscono già, sono a scuola insieme, ma suonano ciascuno in un gruppo diverso. Una sera d'estate partecipano ad una jam session in una baita e l’indomani decidono di formare un nuovo trio. Insieme trovano subito una sintonia e una naturalezza non indifferenti.

Nel 2004 iniziano ad esibirsi dal vivo, apprezzati ovunque: sia in forma hard’n’roll (chitarra/basso/batteria), sia in unplugged con chitarre acustiche, nel quale ripropongono pezzi originali. Il trio dei Bastardi cresce e sgobba, pubblicando anche due album autoprodotti nel 2006 e nel 2007: uno elettrico, Great Tits Heat!, ed uno acustico, Even Lemmy Sometimes Sleeps. La loro musica prende spunto dal rock degli anni ’70, con venature hard di matrice zeppeliana e vocalizzi a tre voci che strizzano l'occhio ai Beatles ma anche a Crosby Stills Nash & Young.

Dopo migliaia di quintali di strumenti scaricati dal loro furgone, migliaia di chilometri macinati in giro per il Triveneto, migliaia di ore di sonno perse e altrettanti sbadigli in cantiere la mattina, nel 2009 approdano quasi per sbaglio in televisione. Proprio dove non avrebbero mai previsto di trovarsi. E invece di scappare, decidono che forse X-Factor può rappresentare l'opportunità per cambiare qualcosa, per iniziare a far conoscere il loro rock anche oltre le barriere provinciali. Arrivano secondi in finale e firmano un contratto con la Sony Music: esce un EP, L'Amor Carnale, disco d'oro con oltre 40.000 copie vendute. Trascorrono l'estate del 2009 in tour, contemporaneamente registrano, con Gaudi nel ruolo di produttore artistico, il loro quarto album, In Stasi Perpetua, che rimarrà per alcune settimane nella top ten dei dischi più venduti. Sempre nel 2009 vengono premiati al Meeting Etichette Indipendenti come Band rivelazione dell’anno.

Continuano a girare in lungo e in largo l'Italia in tour e nel frattempo allestiscono uno studio in casa e si impegnano nella preproduzione del nuovo album, che comporta più di un anno di lavoro. Nella primavera del 2011 completano le registrazioni negli studi “Forward” di Roma, sotto la guida accorta del fonico Gianluca Vaccaro. Il risultato è “Per non fermarsi mai” uscito a novembre 2011. Per i successivi due anni suonano l'album dal vivo in giro per l'Italia nel PER NON FERMARSI MAI TOUR, avendo inoltre la fortuna di suonare nei maggiori festival rock italiani come l'Heineken Jammin e di essere opening act di artisti importanti come Ben Harper, Robert Plant e Green Day.
A febbraio 2012 i TBSOD ricevono il premio A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani) per il Miglior Disco Rock Indipendente del 2011.

Bastardi nel nome ma non nell'animo: TBSOD sostengono numerose iniziative benefiche, sono testimoni A.D.M.O (ass. donatori midollo osseo), prendono parte al supergruppo Rezophonic, con cui incidono il singolo "Ci vuole un fiore", che fa parte del progetto Rezophonic 2 - Nell'acqua, il cui ricavato andrà ad AMREF per la costruzione di pozzi d'acqua nel Kajiado in Africa.

Fra un live e l'altro (ad oggi i concerti sono oltre 450) si rinchiudono nel loro studio a registrare ulteriori idee per il successivo album e a gennaio 2014 ultimano le registrazioni del loro sesto disco, dal semplice titolo “The Bastard Sons of Dioniso”, sempre con il supporto del fonico Gianluca Vaccaro.

Il nuovo disco esce l' 8 aprile 2014 e la band parte subito con il nuovo tour nella primavera-estate 2014.

Condividi